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Parto tramite ipnosi

Preparazione al parto mediante IPNOSI in 8 sedute

È fondamentale che le donne siano informate a livello cognitivo, riguardo a tutte le modalità e alle attivazioni muscolari e nervose coinvolte nel processo di parto.

il parto è diviso in tre fasi: 

  1. una fase prodromica 
  2. una fase dilatante 
  3. e la fase espulsiva 

quindi tutto quello che per gli addetti ai lavori dell’assistenza al parto è la globalità del parto. 

Spesso la fase prodromica del parto viene trascurata perché non è associata direttamente alle contrazioni uterine, e quindi non viene comunemente considerata dolorosa. I preconcetti culturali come “donna partorirai col dolore” influenzano profondamente la percezione del parto. Anche frasi comuni come “vedrai quando partorirai” contribuiscono a creare idee limitanti che condizionano il nostro modo di pensare. Il trattamento di preparazione mediante ipnosi prevede 8 sedute che iniziano intorno alla trentesima settimana di gravidanza. Durante queste 8 sedute, spieghiamo alla donna i processi fisiologici del parto e le insegniamo a concentrarsi sul proprio corpo per facilitare una dilatazione uterina più efficace e meno dolorosa, agevolando il passaggio del bambino attraverso il canale del parto fino alla nascita.

Questa tecnica di preparazione ha 3 punti di forza:

  1. la stretta relazione con il preparatore offre una consapevolezza essenziale, simile a un trattamento psicoterapeutico insieme a un training dedicato. Registrando le sedute e fornendo le registrazioni alla donna, le permette di esercitarsi autonomamente tra le sessioni, facilitando il rilassamento dei muscoli addominali e del canale del parto per ottimizzare il lavoro dell’utero;
  2. un altro punto di forza è l’uso della stretta del pugno per simulare le contrazioni, riflettendo il comportamento naturale che la donna assume durante il travaglio. Questo gesto aiuta a distinguere le parti del corpo contratte da quelle rilassate durante le contrazioni.
  3. Un altro punto forte della preparazione è il blocco del respiro, una potente tecnica antidolorifica durante le contrazioni più intense. Si insegna alla donna a superare l’ansia anticipatoria per concentrarsi sul momento presente e comprendere ciò che sta accadendo, riducendo così la sensazione dolorosa. Questa strategia aggiunge sicurezza, integrandosi con la concentrazione e il rilassamento muscolare per alleviare il dolore. Anche se il dolore potrebbe non richiedere il blocco del respiro, la donna si sente pronta ad affrontare le fasi del parto senza timori.

Che cosa succede durante il blocco del respiro? Durante il blocco del respiro, aumenta la spinta durante l’espulsione quando la posizione del bambino richiede la spinta. Questo aiuta la donna ad assumere una postura favorevole al passaggio del bambino, simile a una culla, rilassando i muscoli del canale del parto per agevolare l’accoglimento del bambino. Questa pratica contribuisce a tranquillizzare il bambino e favorisce un ritmo veglia-sonno equilibrato per una crescita serena.

Durante lo stato di trance, ci connettiamo con l’inconscio della donna, che possiede le innate capacità di partorire. Separando questa parte dalla tensione e dalle influenze sociali e culturali, aiutiamo la donna a riscoprire e affermare le sue capacità naturali. Simulando le contrazioni, la donna comprende meglio i suoi ritmi e i suoi limiti, aumentando la fiducia nelle sue capacità di partorire.

Questo rafforza l’autostima della donna, rendendola consapevole e attiva nel processo di parto, e contribuisce a prevenire la depressione post-partum.

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Dott.ssa Elham Asemifar

I momenti di crisi fanno parte della vita di tutti noi, ma ciò che conta, è il modo con il quale li affrontiamo. Il mio studio è il luogo sicuro, protetto, dove è possibile interrompere il meccanismo che sta dietro al malessere.

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